Utilizzo
In Toscana, la preparazione tradizionale dei Fagioli Zolfini vuole una
lunga cottura di 3 o 4 ore a fuoco basso, senza ammollo, in aggiunta a una testa d'aglio e a foglie di salvia.
Le
ricette tipiche e contadine di cui questa varietà di legumi è protagonista sono molteplici, alcune delle quali tra le più famose della cucina povera nostrana:
ribollita, pasta e fagioli, fagioli all'uccelletto, sono solo alcune di queste. Da provare, però, l'utilizzo dei Fagioli Zolfini anche in altre ricette più contemporanee ed etniche, come ad esempio freschissimi hummus o deliziose creme spalmabili. Caratteristiche
I Fagioli Zolfini, oltre che dalla loro bontà , sono caratterizzati dalla presenza di tantissime proprietà per il nostro organismo.
Sono infatti ricchi di vitamina A, B, C ed E, mentre contengono anche sali minerali, fibre e proteine vegetali. La loro buccia sottile, quasi impercettibile, favorisce una digestione migliore rispetto ai più comuni fagioli.
Benefici
I Fagioli Zolfini - ed in generale tutti i cereali e legumi riscoperti - sono un vero e proprio patrimonio della biodiversità del nostro Paese, espressione e unicità del territorio che tutto il mondo ci invidia.
Lo Zolfino, così chiamato per il suo colore che ricorda lo zolfo, è in questo senso emblema della sua terra, dell'entroterra toscano di cui rivela la bellezza e la ricchezza della terra nella sua maestosa semplicità .Â
Lo sapevi?
Tradizionalmente, i Fagioli Zolfini erano seminati il centesimo giorno dell’anno, detto anche dai contadini toscani “giorno del centoâ€: da qui il soprannome di questo legume, chiamato Fagiolo del Cento.
Si contraddistingue da un raccolto esiguo, tanto che la sua coltivazione fu quasi abbandonata, preferendole quella di fagioli di più sicura resa. Oggi è protagonista di una vera e propria riscoperta, tanto che la sua semina e la sua raccolta sono persino tutelate da un’associazione di produttori.Â